Il Parco dei Sette Fratelli in Sardegna meridionale è una meta obbligata per chiunque ricerchi un contatto con la natura incontaminata. Tra foreste, montagne e fiumi, avventurarsi nei sentieri del Parco un’esperienza rilassante che vi farà presto dimenticare il caos e la frenesia della città. Basta prendere un bel respiro per cogliere i profumi delle piante e degli alberi e cercare gli scorci più belli da cui ammirare una vista suggestiva su tutto il territorio.
Un viaggio tra i sentieri del Parco dei Sette Fratelli:
Nel sud della Sardegna, fra le cime delle montagne, si estendono oltre diecimila ettari di lussureggiante foresta. Si tratta del Parco regionale dei Sette Fratelli, uno dei più grandi e rilassanti polmoni verdi della regione. Si sviluppa a sud-est della provincia di Cagliari e interessa i comuni di Burcei, Castiadas, Maracalagonis, Quartucciu, Quartu Sant’Elena, San Vito, Sinnai, Villasalto e Villasimius. Il suo nome particolare deriva dalle sette cime montuose che lo costituiscono e la più alta, Punta Serpeddì, supera i 1.000 metri sopra il livello del mare.
I fiumi bagnano questa zona ricca di vita e biodiversità. Sul versane nord-est gli stagni di Sarrabus si uniscono ad ovest nel rio Maidopis, mentre a sud abbiamo il sa Ceraxa e il rio Su Pau.
Il Parco è caratterizzato da una straordinaria diversità morfologica: le aspre montagne creano grandi canyon e gole naturali, i fiumi bagnano le rocce di granito con grandi cascate, stagni, rigagnoli e pozze naturali. La foresta ha un ecosistema ricco che cambia a seconda dell’altitudine. Ad esempio, ad altezze elevate troviamo lecci, alberi di sughero, roverelle e ginestre, con un sottobosco ricco dei profumi e dei colori del timo, della lavanda, dell’erica e del viburno. A quote più basse gli oleandri, i pioppi e i salici arricchiscono le sponde dei ruscelli, mentre il sottobosco è composto da piante di mirto, lentisco, olivastro e ginepro.
Tra le foreste si possono scorgere cinghiali, lepri, gatti selvatici e martore, nonché la specie endemica simbolo di questa straordinaria meraviglia naturale: il cervo sardo.
Inutile dire che gli amanti della natura non possono perdersi l’esperienza di camminare all’ombra della vegetazione del Parco dei Sette Fratelli. Ci sono avventurosi sentieri che offrono percorsi di trekking ed escursioni intervallate da panorami che riescono a togliere il fiato. Si possono percorrere a piedi o in mountain bike.
Gli appassionati di birdwatching hanno la possibilità di ammirare il volo di aquile, falchi pellegrini, barbagianni e dei meravigliosi esemplari di astore sardo, specie endemica del territorio.
Lungo i sentieri del parco si può trovare il “Sa Perda de sa Pippia“ (la roccia della bambina), un gigantesco monolito avvolto dalla leggenda: si dice che emani un lamento in rado di spaventare gli avventurieri più temerari. Vale la pena fare una visita ai ruderi di “Su Gunventu”, una sorta di convento (o ciò che ne rimane) in cui si dice che sette eremiti avessero trovato riposo nella quiete incontrastata della foresta. Ci sono anche interessanti siti archeologici di epoca neolitica: il nuraghe sa Fraigada, e la tomba di Giganti is Concias, nella località di Quartucciu.
È facile raggiungere il Parco partendo da Cagliari. Basta percorrere l’ex S.S. 125 “Orientale sarda” sino al chilometro 30 e raggiungere il valico Arcu ‘e Tidu, dove si trova il bivio per Burcei. Procedendo a destra si arriva al centro servizi “ex caserma Umberto Noci“, in località Campu Omu. Da qui si possono intraprendere i numerosi sentieri che si inerpicano nel Parco.
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Photo Credits
Foto da Rodolfo Baldussi da Canva
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