Situato nel cuore della Barbagia, a circa un’ora e mezza dal porto di Arbatax, si trova Orani, piccolo borgo sardo celebre per l’arte manufatturiera. Monili, tappeti, lavorazioni in sughero, tra cui la maschera di su bundhu, protagonista del carnevale, sono solo alcune delle espressioni artigianali del luogo. Rinomata è anche la trazione gastronomica, in particolare di prodotti da forno, come il pane carasau. Orani è anche conosciuto per essere il luogo natio di un importante artista dello scorso secolo, Costantino Nivola, a cui è dedicato un museo.
Orani e il museo Nivola:
Il museo Nivola di Orani raccoglie la più grande collezione di opere di Costantino Nivola, tra i massimi artisti sardi del Novecento. Inaugurato nel 1995, a sette anni dalla sua morte, il museo Nivola si trova all’interno del lavatoio del paese, offrendo una suggestiva panoramica sulle rigogliose colline circostanti. Attraverso più di duecento opere viene raccontata la creatività di questo artista sardo che dagli incontri con celebri artisti della sua epoca seppe trarre sempre nuove ispirazioni. In ottica espositiva, la scelta iniziale di Ruth Guggenheim, sua moglie e collaboratrice, è stata quella di privilegiare l’opera scultorea di Nivola, soprattutto quella della fase finale caratterizzata da un ritorno alle statue (come testimoniano le serie Madri e Vedove) e ai materiali della scultura tradizionale. Successivamente, a questo nucleo sono state aggiunte piccole opere in terracotta degli anni Sessanta e Settanta, alcuni lavori in lamiera degli anni Cinquanta, una serie di produzioni pittoriche e di modelli per progetti pubblici e una raccolta di opere grafiche. Il museo ospita anche delle esposizioni temporanee che hanno come tema centrale il rapporto tra arte, architettura e paesaggio naturale, con approfondimenti su artisti con cui Nivola strinse rapporti d’amicizia, tra cui Pollock, Steinberg e Le Corbusier.
Recentemente nel centro storico di Orani è stato realizzato un progetto di arte pubblica ispirato a un’idea di Nivola, descritta nel 1953 sulla rivista americana Interiors, ovvero colorare di bianco le case da connettere tra loro attraverso uno zoccolo azzurro. Un’opera suggestiva che rende il borgo di Orani il luogo ideale per una passeggiata tra botteghe artigianali e scorci pittoreschi. Poco distante da qui si trova la chiesa Nostra Signora d’Itria, edificata nella prima metà del XVII secolo e che presenta sulla facciata i graffiti realizzati da Nivola nel 1958: si tratta dell’unica opera pubblica di Nivola decorata con graffito in Europa. Restando in tema sacro, sono da visitare anche la chiesa francescana di san Giovanni Battista, dove è conservato un organo monumentale del 1732, la chiesa del Rosario, risalente al XVII secolo e arricchita con affreschi della metà del Settecento e la chiesa di Sant’Andrea Apostolo, eretta fra il XVI e il XVII secolo in stile gotico aragonese, al cui interno sono spesso organizzati eventi culturali. Ancora più suggestivo è il santuario di Nostra Signora di Gonare immerso in un bosco del monte Gonare a oltre mille metri di altezza. Il monte è particolarmente apprezzato da pellegrini e da trekkers per i suoi percorsi adatti a ogni tipologia di attività escursionistica. Il territorio di Orani è anche ricco di testimonianze preistoriche, tra cui Domus de Janas, necropoli, nuraghe e tombe dei giganti.
Photo credits:
Foto di Gianni Careddu da Wikimedia
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