L’incantevole Tempio Pausania, nel cuore della Gallura

Il cuore della Gallura, zona nord-orientale della Sardegna, è fatto di pietra. Stiamo parlando di uno dei borghi più suggestivi dell’isola: Tempio Pausania, altrimenti detta “tempio di granito”, non nasconde la caratteristica principale che la rende così affascinante agli occhi dei turisti. In questo articolo approfondiremo la sua storia e le sue attrazioni principali.

L’incantevole Tempio Pausania, nel cuore della Gallura:

 

Tempio Pausania, la città di granito

Piccola ma, a suo modo, maestosa: Tempio Pausania è un’incantevole cittadina in grado di catturare gli occhi e il cuore di chi la visita già dal primo sguardo. Si trova proprio nel cuore della Gallura, ai piedi del monte Limbara, e accoglie i viaggiatori con le sue strade e le facciate degli edifici in pietra. È una cittadina di circa 14.000 abitanti con un pittoresco centro storico, viali alberati, parchi e sorgenti naturali, che rendono questo luogo così magico da essere uscito da un libro di fantasia. È circondata dal verde e da siti archeologici di grande valore, che rendono questa cittadina una meta imperdibile per gli appassionati di trekking ed escursioni naturalistiche.

Negli anni del Medioevo, quando la Sardegna era suddivisa in quattro Giudicati (piccoli territori indipendenti), questa località era chiamata “Templo”. Successivamente, acquisì il secondo nome per via della presenza della diocesi di Phausania.

 

Cosa vedere a Tempio Pausania e dintorni

Tempio Pausania è una sede vescovile, e sono presenti numerose antiche chiese, cattedrali ed oratori in stile gotico aragonese. Ad esempio, la cattedrale di San Pietro Apostolo e, di fronte, l’oratorio del Rosario. Infine, c’è la Cattedrale di Santa Croce.

Il centro storico è una piccola perla di bellezza e cultura. Qui c’è una piazza dedicata a Fabrizio De Andrè, innamorato di questa cittadina e con un’installazione progettata in collaborazione con Renzo Piano, e il Teatro del Carmine in cui si svolgono rassegne musicali, culturali e teatrali. In centro troviamo inoltre la residenza attribuita a Nino Visconti, giudice di Gallura e amico di Dante, citato anche nell’VIII canto del Purgatorio.

Uscendo da Tempio di Pausania e raggiungendo i piedi del monte Limbara ci si immerge nel verde, fra pinete e percorsi escursionistici di grande fascino. Si può andare a far visita alle fonti di Rinaggiu, conosciute persono dagli antichi romani per le loro proprietà terapeutiche.
Sulla parte opposta al monte, invece, si torna improvvisamente indietro nel tempo: si possono raggiungere alcuni, splendidi insediamenti nuragici tra cui Majori e Izzana, facenti parte del villaggio preistorico Lu Finocchiu.

 

Tradizioni di Tempio Pausania

La città è famosissima per la lavorazione di granito e sughero (estratto da un particolare tipo di quercia), cui è dedicato il museo delle macchine del sughero. Qui, inoltre, si possono acquistare ottimi vini (vermentino, karana e moscato). Uno dei piatti tipici è la suppa cuata o zuppa gallurese, chiamata anche “zuppa nascosta”: non è nient’altro che pane raffermo irrorato di brodo di carne e condito con formaggi tipici della zona gallurese,

Tra gli eventi tipici di Tempio Pausania troviamo il Carnevale (lu carrasciali timpiesu) molto amato, in cui si possono vedere sfilare carri allegorici, maschere e i fantocci dedicati ad un certo re Giorgio. Ma chi è questa figura?
“Sua Maestà Re Giorgio” è un’enorme figura venerata durante la festa, che rappresenta le conseguenze negative del potere. Ad esempio, le false promesse: nel folklore si racconta che questo Re avesse promesso il matrimonio alla popolana Mennea, illusa e rimasta incinta di lui. Oltre a questo, re Giorgio rappresenta il malgoverno e le malefatte di chi è alla vetta del potere. Insomma, l’incarnazione della bugia che viene portata in trionfo per tutto il Carnevale fino al Martedì Grasso, giorno in cui il suo fantoccio viene processato e bruciato. Durante le celebrazioni si serve lu acciuleddu ‘e meli, particolari intrecci di pasta dolce inondati di miele, molte altre specialità tipiche.

 

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Photo credits
Foto di Discanto da Wikimedia

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