L’autentico fascino di Dorgali

A metà strada tra il porto di Arbatax e quello di Olbia si trova un borgo famoso per la sua tradizione artigianale, le attrazioni archeologiche presenti nel suo territorio e le stupefacenti bellezze naturalistiche nelle immediate vicinanze. Dorgali, è meta ideale sia per gli amanti del mare, nella sua più incredibile manifestazione che per gli appassionati di storia e natura, grazie alla presenza di percorsi di trekking, alcuni dei quali, piuttosto impegnativi. Con i suoi 225 chilometri quadrati, Dorgali è uno dei comuni più estesi della Sardegna, a pochi passi dallo splendido Golfo di Orosei e dal mitico villaggio di Tiscali. Un ottimo punto di partenza per andare alla scoperta della costa orientale della Sardegna.

Dorgali: borgo dall’antico fascino:

Dorgali: tra artigianato e devozione

Giunti a Dorgali, ad accogliervi uno scenario naturale tra i più belli della Sardegna: da un lato il mare cristallino del Golfo di Orosei, dall’altro le aspre montagne del Supramonte. Qui si insediarono già in epoca preistorica popolazioni prenuragiche e nuragiche. Successivamente arrivarono i cartaginesi e i romani che fondarono gli insediamenti di Thurcali e Cares. In epoca medievale invece il territorio fu soggetto a varie dominazioni, da parte di pisani, aragonesi e castigliani. In epoca moderna, si abbatté su Dorgali un’epidemia di peste che, assieme alla carestia, decimò la popolazione locale. Popolazione che prese a risalire durante il Settecento, grazie allo sviluppo dei commerci, legato prevalentemente alle attività agricole e pastorali.

Il rapporto di Dorgali con l’artigianato è ancora oggi molto sentito: il suo centro storico è infatti caratterizzato da particolari case in pietra vulcanica e botteghe artigianali dove si lavorano legno, ceramica, cuoio e si producono gioielli in filigrana e tappeti. Dorgali è anche un paese particolarmente devoto, il suo centro storico è costellato di chiese e luoghi di culto, come la chiesa di San Lussorio, di Santa Caterina e della Madonna d’Itria. Per fare un viaggio a ritroso nella storia di Dorgali, vi consigliamo una visita al museo archeologico, dove sono esposti reperti provenienti dal villaggio di Serra Orrios e altri, invece, risalenti alle dominazioni punica e romana.

Cosa vedere a Dorgali

Grotte, spiagge, siti archeologici e naturalistici, c’è molto da vedere nel territorio di Dorgali. L’attrazione più celebre di Dorgali sono le Grotte del Bue Marino, chiamate così perché un tempo abitate dalla foca monaca. Queste meravigliose grotte fanno parte del Codula di Luna, un sistema carsico che si inoltra all’interno del Gennargentu per oltre 70 chilometri.

All’interno del territorio comunale di Dorgali si trova la frazione costiera di Cala Gonone: un susseguirsi di cale, spiagge e insenature lungo la costa del Golfo di Orosei, molte delle quali parte del Parco del Golfo di Orosei e del Gennargentu, oasi naturale protetta. Nei pressi di Dorgali si trovano anche la spiaggia di Ziu Marine e Cala Osalla mentre al confine con il comune di Baunei, c’è Cala Luna: dune dorate morbide accerchiate da un bosco di oleandri profumatissimi.

Per gli amanti delle attività sportive a circa un’ora di auto da Dorgali si trova la valle di Lanaittu, dove è possibile camminare tra eucalipti, salici, lecci e oleandri costeggiando la riva del fiume Cedrino. Seguendo un tragitto di trekking di circa due ore di camminata, si raggiunge il villaggio nuragico di Tiscali, sito archeologico tra i più importanti di Sardegna.

Photo credits:

absolutmachal, Wikimedia

Gianni Careddu, Wikimedia

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