Ci sono destinazioni di viaggio che nell’immaginario collettivo vengono associate automaticamente alla bella stagione, tra queste c’è sicuramente la Sardegna. Nota e apprezzata meta balneare, la Sardegna è una terra di enorme fascino, ricca di bellezze naturali, storiche e culturali tutte da scoprire e l’autunno è la stagione ideale per farlo. In questo articolo, troverai alcuni consigli su cosa fare in Sardegna in autunno, quando le temperature si fanno più miti, il turismo di massa è un lontano ricordo e la natura si tinge delle tonalità più calde.
Autunno in Sardegna, cosa fare:
Un modo particolarmente suggestivo per visitare la Sardegna, soprattutto in autunno, è prendere il Trenino Verde. Un dei percorsi più suggestivi del Trenino Verde è quello che parte dal porto di Arbatax per giungere a Gairo sant’Elena, comune dell’Ogliastra. Durante il tragitto protrai ammirare gli incantevoli borghi di Tortolì, Ilbono-Elini, Arzana, Lanusei e Villagrande Strisaili e attraversare le meravigliose foreste di Santa Barbara e di Selene. Di altrettanta suggestione è il percorso Mandas – Laconi. Partirai dal piccolo borgo medievale della Trexenta, nell’entroterra meridionale della Sardegna, per arrivare al borgo di Sant’Ignazio, dove potrai ammirare il castello e il giardino dei marchesi Aymerich e i menhir che si trovano all’interno del museo del museo della statuaria preistorica di Sardegna, attraversando il santuario nuragico di Santa Vittoria, le rive del lago di San Sebastiano e le colline del borgo del rame, Isili.
Ma Laconi è anche la porta d’ingresso in un territorio da visitare assolutamente se ci si trova in Sardegna in autunno: la Barbagia. Durante questo periodo dell’anno, la Barbagia è un territorio in festa: per circa tre mesi, i 33 comuni del territorio organizzano vari eventi per far conoscere la cultura, la gastronomia e le tradizioni di questa meravigliosa regione. Se ti trovi in Barbagia tappe obbligatorie sono: Orgosolo e i suoi murales, Mamoiada celebre per il Carnevale e le gole di Gorroppu, il canyon più spettacolare d’Europa.
Se il viaggio per te è sinonimo di scoperta, la regione del Sulcis -Iglesiante è la meta di viaggio ideale per te. Questa regione a sud dell’isola, a un’ora di distanza dal porto di Cagliari è costellata di siti archeologici e di miniere abbandonate da visitare. Tutta la Sardegna ha una lunga storia mineraria, ma la zona del Sulcis -Iglesiante, nella parte sud-orientale dell’isola, conserva ancora i resti di numerose miniere e fabbriche, un tempo centro nevralgico dell’estrazione e della lavorazione di minerali. Oggi visitabili, queste città industriali sono tra gli esempi più eccezionali di archeologia industriale in Europa, tanto da essere diventate patrimonio Unesco. Ingurtosu ad Arbus, Masu a Iglesias, Malfidano a Bugerru e Serbariu a Carbonia, reppresenrtano le tappe imperdibili di un tour alla scoperta delle antiche miniere di Sardegna.
Restando nel Sulcis -Iglesiente non puoi assolutamente perdere i tanti siti archeologici di zona. Dal Monte Sirai a Carbonia, un comprensorio di circa 40 siti sorti tra il periodo neolitico fino alla fine dell’età punica alla Necropoli di Montessu a Villa Peruccio, complesso sepolcrali di Età preistorica tra i più importanti del bacino del Mediterraneo occidentale, dal Tempio di Antas a Fluminimaggiore, dove potrai fare anche una passeggiata lungo la via Sacra fino alla maestosa grotta di Su Mannu, al Castello di Acquafredda a Siliqua, uno dei castelli più famosi di Sardegna, situato su in colle di origine vulcanica, la cui costruzione è stata attribuita al celebre Conte Ugolino della Gherardesca. E come non citare l’area archeologica di Solky, l’odierna Sant’Antioco, ritenuta la città più antica della Sardegna.
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